Turismo delle staminali e dei ladri di speranze

Pazienti disperati, disposti a recarsi all’estero per sottoporsi a cure e trattamenti ancora sperimentali, non sicuri e potenzialmente pericolosi, contro malattie che la medicina non è ancora in grado di sconfiggere, come sclerosi multipla, distrofia muscolare, malattia di Alzheimer e altre: è il turismo delle staminali, che vede tra le mete più popolari Germania, Cina, Tailandia, Costa Rica e Messico, tutti paesi in cui queste terapie sono legali.

Il fenomeno, di cui si parla su Il Sole 24 ore, è stato denunciato ad agosto in un allarmante rapporto di un gruppo di ricercatori britannici specializzati nelle ricerche sulle cellule staminali, che  avvertono anche come potrebbero essere addirittura 700 le strutture sanitarie nel mondo in cui è possibile sottoporsi a cure a volte rischiose per la salute e per la vita stessa, perché non ancora sperimentate a sufficienza, ma molto costose.

Oggi, al di là delle ricerche condotte da scienziati seri e affidabili in strutture accreditate, che probabilmente porteranno  i loro frutti,  cosa si può davvero e concretamente curare con le staminali?
Le malattie del sangue e alcune patologie del sistema immune, le immunodeficienze primitive; pelle e cornea si possono riparare.

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