In “attesa” dopo autotrapianto di tessuto ovarico

Per una grave forma di talassemia resistente alla cure tradizionali, nel 2003 si era sottoposta al trapianto di cellule staminali cordonali e midollari, donate dalla sorella minore di due anni. Grazie al prelievo e al congelamento di frammenti del suo tessuto ovarico, eseguiti prima dell’intervento e prima della chemioterapia (che l’avrebbe resa sterile) oggi Alessandra, torinese di 28 anni, è al terzo mese di gravidanza. Il suo tessuto ovarico crioconservato è stato infatti reimpiantato lo scorso anno nella donna con due interventi chirurgici in laparoscopia.
Il suo caso è il primo in Italia e il quindicesimo al mondo. L’intervento, eseguito nel Centro trapianti di cellule staminali e terapia cellulare dell’ospedale Infantile Regina Margherita è stato coordinato dalla dottoressa Franca Fagioli. Nel 2001 il professor Enrico Madon – scomparso lo scorso 27 agosto – e il professor Marco Massobrio hanno attivato il «Programma Fertisave», salva-fertilità, prelevando e congelando il tessuto ovarico, che oggi dà la possibilità di diventare mamma anche dopo la chemioterapia.


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