Lo sapevate? I numeri sull’uso del sangue cordonale per via autologa

Il prossimo 28 febbraio a Salt Lake City si svolgerà la conferenza mondiale sulle cellule perinatali e i numeri che ruotano intorno alla medicina rigenerativa che le riguarda.

Basta osservare il grafico degli studi clinici ad esse dedicato e vedere che l’interesse scientifico è chiaro e crescente, come viene riportato sul sito della Parent’s Guide to Cord Blood Foundation. E questo perché le cellule perinatali hanno caratteristiche uniche, a iniziare dal fatto che, non hanno un vissuto epigenetico e quindi non hanno accumulato alcuna mutazione indotta dall’ambiente oltre a non aver contaminazioni infettive e essere cellule molto naif e quindi maggiormente plastiche.

Oggi, però, vorrei riportare un altro dato altrettanto determinante perché queste informazioni sono sempre cosi rare e poco accessibili a un pubblico di genitori che si interroga sulla scelta del banking privato.

Lo sapevate con che frequenza ricorrono alcune patologie oggi trattabili per via autologa con le cellule staminali perinatali in US?

Ecco a voi alcuni numeri:

Perdita dell’udito acquisita                                      1 caso ogni 8 bambini

Spettro autistico                                                       1 caso ogni 59 bambini

Paralisi cerebrale bambini a termine                                  2 casi ogni 1000 bambini

Paralisi cerebrale nati prematuri                             2,2 casi ogni 100 neonati

Ictus prima o durante la nascita                              1 caso ogni 3500 neonati

Diabete                                                                     1,7 ogni 1000 bambini

Sindrome di ipoplasia cardiaca sinistra                   0,2 ogni 1000 neonati

E questo giusto per evidenziare alcune patologie che non rientrano nell’elenco già noto delle 81 patologie di natura ematologica o onco-ematologica già citate dal Ministero della Salute.

Noi ricercatori stiamo ancora facendo i primi passi in un mondo di opportunità terapeutiche molto articolato che deve avere un rigore e una base scientifica solida per poter diventare una possibilità terapeutica ma, anche se la strada è lunga, abbiamo fatto grandi passi e tanti altri se ne faranno.

L’avvento del gene editing, ad esempio, di per sé rappresenta una rivoluzione nella sostituzione genica a partire dal proprio bagaglio di cellule staminali.

Fonte: Parent’s Guide to Cord Blood Foundation