Medicina rigenerativa: ghiandole lacrimali e salivari ricostruite in provetta da staminali


Un nuovo passo avanti della medicina rigenerativa è stato fatto grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori giapponesi dell’Università di Tokyo, guidati da Takashi Tsuji (lo stesso che ha creato nel 2011 in provetta il primo dente completo).
Per la prima volta sono state ricostruite in laboratorio ghiandole lacrimali e salivari in provetta, poi impiantate con successo nell’occhio e nella bocca di topolini.
Questi importanti risultati, pubblicati con due diversi articoli sulla rivista scientifica Nature Communications, potrebbe aprire la strada a nuove cure per la ‘xerosi corneale’ (una malattia oculare, nota anche come “occhio secco”), caratterizzata da secchezza della cornea e per la xerostomia (nota anche come secchezza delle fauci o bocca secca), in cui il cavo orale non è adeguatamente umidificato a causa di un cattivo funzionamento delle ghiandole che producono saliva.

I ricercatori sono riusciti a realizzare un abbozzo di ghiandola lacrimale (chiamata “gemma”) a partire da cellule staminali embrionali mesenchimali e epiteliali prelevate da embrioni di topolini, per poi farla crescere in provetta e trapiantarla con successo nel topo a cui avevano tolto queste ghiandole. L’impianto è riuscito e le nuove ghiandole hanno cominciato a funzionare normalmente, producendo lacrime, in modo stabile anche a distanza di tempo (per oltre 18 mesi di osservazione).

Con la stessa tecnica sono state ottenute anche ghiandole salivari, poi impiantate in topolini affetti da xerostomia.

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