Ricercatori della Newcastle University hanno dimostrato che le cellule staminali embrionali si muovono come le formiche

Le cellule staminali sono l’avanguardia della ricerca in biologia molecolare grazie alla loro capacità di differenziarsi in cellule specializzate, una proprietà per le cellule embrionali chiamata pluripotenza.

Le cellule staminali non sono facili da coltivare in vitro e quindi un gruppo di matematici e di biologi cellulari ha sviluppa dei modelli matematici sul loro comportamento per ottimizzare la loro coltura a partire da un clone singolo per formare migliaia di colonie cellulari

La ricerca pubblicata oggi su Physical Biology nasconde aspetti estremamente interessanti sul comportamento cellulare in rapporto all’ambiente circostante.

“Ad un primo sguardo le cellule sembrano muoversi senza una strategia o uno scopo ma quando vengono esaminate più da vicino si iniziano a riscontrare movimenti ripetuti” dice la matematico Laura Wadkin che ha lavorato come post-doc con il ricercatore Dr Sirio Orozco e gli accademici dell’istituto di genetica che ha formulato l’ipotesi del movimento cellulare su traiettorie precise.

“Se lasciate a loro stesse, le cellule camminano su di una linea retta e tendono a ripetere i loro passi come le formiche”.

“Se sono messe in sequenza, il loro comportamento è quello di seguire i passi della cellula precedente per raggiungerla come se volessero tendersi la mano”

Grazie a questa analisi osservazionale, i ricercatori hanno creato un modello matematico che consentirà di fare predizioni sulla direzionalità e potenziamento del loro movimento

Il dr Sirio Orozco, della scuola di Matematica, Statistica e Fisica ha detto “ E’ noto che le cellule sono gregarie preferendo di rimanere quiescenti per non incorrere nel differenziamento.” “Questa è la prima volta che viene coordinato e registrato il movimento cellulare come una strategia per ottimizzare la geolocalizzazione di altre cellule staminali mantenendo la vicinanza tra loro”

“Una conoscenza più approfondita del loro movimento nello spazio consentirà di crescere colonie di cellule staminali in laboratorio come avviene in natura”.