Riprende la cura sperimentale con staminali per il piccolo Daniele

Daniele Tortorelli ha 5 anni e mezzo ed è affetto dal morbo di Niemann-Pick, una gravissima malattia genetica del metabolismo causata dalla mancanza di un enzima,  curata  con qualche miglioramento all’Ospedale Civile di Brescia con cellule staminali.

Il Tar di Brescia il 5 settembre scorso aveva deciso però deciso lo stop alla cure, tanto che il giorno dopo la famiglia aveva scritto al presidente Napolitano chiedendo un suo intervento.  Il ricorso contro la decisione del Tar di Brescia era stato presentato dagli avvocati Vincenzo Pizzilli del foro di Matera e Marco Vorano e Dario Bianchini del foro di Venezia, per  la necessità di continuare le terapie per bambino e il 17 settembre scorso il giudice del lavoro di Matera, Roberto Spagnuolo,  lo ha accolto, imponendo al Civile di Brescia  la ripresa delle cure.

Sono circa 12 i pazienti in cura con staminali al Civile di Brescia, prima della sospensione dei trattamenti della Stamina Foundation ordinati dall’Aifa, l’agenzia italiana per il farmaco. Per la terza volta in poco tempo un giudice impone la ripresa delle cure compassionevoli, sospese a maggio dall’Aifa:  contro questa decisione hanno infatti ricorso alla magistratura i genitori della piccola Celeste di Venezia e della piccola Smeralda di Catania.

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