Genetica dei batteri e disbiosi: come la dieta può aiutarci a ricreare il giusto equilibrio

Oggi, con l’espandersi dell’industria personalizzata, alcune startup offrono il sequenziamento del DNA dei microbi che vivono nell’intestino.

Le nuove ricerche indicano che un buon equilibrio di questi organismi, noti nell’insieme come microbiota intestinale, può tutelarci da alcune delle principali minacce alla salute, come l’obesità, il diabete, le cardiopatie, la sindrome del colon irritabile, l’artrite e la depressione.

I microbi che vivono nell’intestino si potrebbero tenere sotto controllo con i farmaci, ma secondo alcune aziende è meglio puntare su di una buona alimentazione: grazie a diete personalizzate sarebbe possibile modificare il mix di microbi intestinali migliorando la salute.

Secondo i ricercatori, però, la scienza potrebbe non essere ancora in grado di aiutare i consumatori più consapevoli. “Si possono individuare i microbi presenti nell’intestino, ma non è facile manipolarli per migliorare la salute, spiega al New Scientist,  Amy Loughman della Deakin University, in Australia.

Con il metodo Shotgun, oggi, è possibile sequenziare l’intero genoma di molti microbi, individuando cosi le singole specie.

In base alla presenza dei microbi, quindi interviene una integrazione alimentare dove i probiotici bilanciano le assenze e cosi si ristabilisce un equilibrio eubiotico e non si accelera con i farmaci la disbiosi ovvero la stratificazione di popolazioni batteriche che prendono il sopravvento a causa dello squilibrio.

 

Forse non siamo ancora arrivati a controllare i meccanismi più fini delle disbiosi ma è veramente importante poter immaginare, con il supporto della genetica dei micro-organismi, che siamo noi a regolarne l’entità.