Giuseppe Cicero, studente della dott.ssa Martini, viene premiato da Forbes, tra i 50 giovani più influenti in campo medico.
Giuseppe Cicero, 28 anni, è stato selezionato dalla prestigiosa rivista tra i 50 giovani più influenti in campo medico in Europa: «Ho sviluppato una tecnologia che consente di stampare il modello 3D di tac e radiografie».
Un ottimo curriculum quello di Giuseppe Cicero, nel quale si distingue in particolare lo sviluppo di protocolli clinici innovativi per la rigenerazione di tessuti duri e molli nella zona estetica, introducendo l’applicazione della tecnologia della stampante 3D.
Tutto nasce da una tesi sperimentale sulle cellule staminali estratte da polpa dentale svolta con la dott.ssa Martini, direttore scientifico di SmartBank Scientific, tesi innovativa prontamente pubblicata sulla rivista Current Research in Dentistry.
È proprio la tecnologia Oral 3D, ideata e sviluppata da Cicero, ad avere catturato l’attenzione di Forbes, e non solo: si tratta di un software che tramite pochi click consente di convertire radiografie e tac in modelli 3D, utili al chirurgo per capire come intervenire al meglio e al paziente per vedere cosa succederà all’interno della propria bocca.
«Il paziente – spiega il dottore – arriva nel nostro studio, fa una tac, nel mio caso per terapie implantari e di rigenerazione ossea, e poche ore dopo riusciamo ad avere un modello in 3D dell’osso del paziente. Utilizzando questo modello riusciamo quindi a comunicare con i nostri pazienti e a vedere cosa c’è sotto la gengiva, cosa che fino ad oggi non era possibile. Pensate che le chirurgie di rigenerazione ossea possono durare anche 9 mesi e il paziente non sa bene cosa sta succedendo. Con il modello, invece, riusciamo a monitorare l’intero processo e a fargli vedere tutti gli step, prima, dopo e durante le chirurgie. Allo stesso tempo si tratta di un device estremamente importante per il chirurgo che in questo modo riesce a modellare ed avere tutto pronto su misura prima di aprire il sito implantare o il sito della rigenerazione ossea, evitando eventuali sorprese. Si assicurano così maggiore rapidità e maggiore precisione».
“Giuseppe, sono fiera di averti avuto al mio fianco. Non lasciare mai la voglia di scoprire nuove tecnologie e quello sguardo che avevi negli occhi la prima volta che ti ho parlato di staminali” commenta la dott.ssa Martini.