La scoperta che ci porterà a curare malattie come il Parkinson
La scoperta è annunciata dalla rivista “Cells Reports”: è stato ricreato in provetta del tessuto cerebrale, simile al cervelletto.
Il risultato lo si deve grazie ai ricercatori giapponesi del centro di ricerca Riken, per la biologia evolutiva, inducendo le staminali embrionali umane a differenziarsi in cellule del cervelletto, mediante un fattore di crescita detto FGF2. In pochi giorni le cellule si sono strutturate per formare i tessuti del cervelletto: una rete nervosa funzionante già solo dopo 15 settimane, come dimostrano le registrazioni elettrofisiologiche.
La strada per curare le malattie del sistema nervoso centrale come il Parkinson è iniziata e potrà portare allo sviluppo di reti di neuroni in laboratorio. Un altro passo in avanti nella medicina rigenerativa, la possibilità di sostituire tessuti danneggiati con tessuti sani coltivati in provetta.
Un traguardo ancora difficile per quanto riguarda il sistema nervoso: oltre a realizzare dei neuroni specifici, infatti, questi dovranno “dialogare” tra di loro in reti molto complesse.
Cinzia Marchese, direttore del laboratorio di biotecnologie cellulari all’università Sapienza di Roma e responsabile del Servizio di medicina rigenerativa del Policlinico Umberto I, ritiene che:” Questa ricerca, più che tessuti del cervello da usare in medicina rigenerativa, permetterà di ottenere cellule del cervello specializzate nel curare malattie come il Parkinson, dove c’è un danno ai neuroni che producono dopamina”; aggiungendo: “In futuro potrebbe essere possibile realizzare trattare malattie dall’impatto sociale molto alto come il Parkinson”.