Michele De Luca premiato ricercatore dell’anno 2017

Michele De Luca, direttore del Centro di medicina rigenerativa “Stefano Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio, s’era guadagnato una fama mondiale, nello scorso mese di novembre, con la guarigione di un bambino siriano, il “bimbo farfalla” affetto da epidermolisi bollosa, crudele malattia genetica che provoca lo sfarinamento della pelle fino a farla cadere come le ali di una farfalla. 
Paul Knoepfler, docente dell’università californiana di Sacramento lo ha selezionato in una rosa di 10 candidati motivando la sua scelta «Il suo nuovo studio  ha riportato un approccio innovativo di terapia cellulare e genica applicata a questa terribile malattia. Il suo lavoro è un importante punto di partenza per lo sviluppo di nuove terapie. Egli è una delle poche persone al mondo in grado di operare a questo livello nel campo delle cellule staminali».
 
Il professore dirige, nel campus universitario modenese, un avveniristico laboratorio di ricerca avanzata sulle staminali, il secondo a livello europeo dopo quello di Edimburgo e l’unico al mondo certificato per coniugare la terapia cellulare con quella genica.