Staminali cardiache per riparare il cuore dopo infarto

Sono due ricercatori italiani all’estero ad aver concluso con successo i primi test clinici di una cura con cellule staminali cardiache per riparare il cuore danneggiato da infarto: i risultati, pubblicati sulla rivista  Lancet e presentati a Orlando nel corso del meeting della American Heart Association, sono stati ottenuti su 14 di 23 pazienti colpiti da infarto, in cui si è avuto un miglioramento della funzione cardiaca e la riduzione delle dimensioni dell’area cardiaca infartuata dopo l’infusione di cellule staminali cardiache autologhe (cioè del paziente stesso). Il risultato potrebbe segnare una svolta nella terapia delle malattie cardiovascolari ed è il frutto del lavoro di Roberto Bolli, ricercatore italiano all’Università Louisville, nel Kentuky, e del parmigiano Piero Anversa, emigrato negli Stati Uniti da più di 20 anni e ricercatore al Brigham and Woman’s Hospital e Harvard Medical School di Boston. I due ricercatori sono riusciti a prelevare le staminali cardiache dal cuore degli stessi pazienti poi sottoposti alla sperimentazione della nuova tecnica. Dopo averle fatte sviluppare in vitro, le hanno iniettate nel cuore danneggiato, che ha recuperato buona parte delle capacità di contrarsi e pompare sangue.

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