Staminali contro Leucemie: i risultati clinici sono eccezionali al Creo di Perugia

Staminali contro Leucemie: i risultati clinici sono eccezionali al Creo di Perugia per il trattamento delle leucemie e sono stati presentati nella conferenza stampa del 30 giugno ’15 al Creo, il Centro di ricerche emato-oncologiche di Perugia.

Il nuovo passo in avanti ottenuto dal Centro consente di eradicare le leucemie mieloidi nella grande maggioranza dei pazienti  e i dati ottenuti in oltre 50 trapianti “mostrano una bassissima incidenza di recidiva”, ovvero senza il rischio di malattia da trapianto cosiddetto “contro l’ospite” (le cellule del donatore attaccano tutte quelle del paziente, non solo quelle leucemiche).

Non solo: il Centro di ricerche emato-oncologiche (Creo), dell’ospedale di Perugia, ha annunciato un altro decisivo progresso nel trapianto di cellule staminali per il trattamento delle leucemie acute.

Questi risultati clinici innovativi in campo ematologico sono stati ottenuti nell’ambito del programma trapianti diretto dal prof Andrea Velardi che li ha presentati insieme alla sua equipe e ai responsabili della struttura complessa di Ematologia, prof. Brunangelo Falini, e di Onco-ematologia pediatrica, dr. Maurizio Caniglia.

Da vari anni, il centro di Perugia ha fatto in questa materia dei notevoli passi in avanti. Quello presentato stamani è un ulteriore “grande passo“, perché “consente di eliminare definitivamente tutte le leucemie nella grande maggioranza dei pazienti senza aumentare il rischio di malattia da trapianto contro l’ospite”.

“Questi risultati – ha detto Velardi -sono di gran lunga superiori a quanto è attualmente ottenibile dagli altri centri trapianto nel mondo che sono gravati da almeno il 30% di recidive leucemiche”.

Risultati che, come è stato osservato, sono stati resi possibili dall’aggiunta al trapianto di una particolare forma di immunoterapia antileucemica, e per quanto dichiarato dal prof. Velardi “la possibilità di infondere cellule immuni senza causare malattia del trapianto contro l’ospite sta riducendo la mortalità infettiva dei pazienti, contribuendo così ad elevare ulteriormente il numero di pazienti leucemici curati con successo dal trapianto”.

Il direttore di Ematologia Falini, dopo aver sottolineato che il Creo “è una struttura che viene invidiata da tutti anche a livello europeo“, ha affermato che il “trapianto è l’arma più potente contro la leucemia ma una volta che il paziente è candidato a questa pratica, invece che alla chemioterapia, ci sono poi sempre alcune barriere”.
Per Falini, ora con questo “progresso” le barriere si “riducono ulteriormente”.

La presentazione dei nuovi risultati del centro è stata promossa dalla direzione dell’azienda ospedaliera di Perugia e dall’Università degli studi di Perugia (sono intervenuti anche il direttore generale Walter Orlandi e il rettore Franco Moriconi) d’intesa con il Comitato per la vita “Daniele Chianelli”. Erano inoltre presenti la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore regionale alla coesione sociale e welfare, Luca Barberini.

 

Fonte: Aduc Salute