Dal Giappone, uno studio sulle cellule staminali per l’infertilità maschile

Un gruppo di ricerca ha individuate una nuova funzione per il fattore di crescita FGF2, che consiste nella stimolazione della produzione di cellule staminali della linea riproduttiva maschile ovvero della spermatogenesi che da origine alla produzione di liquido seminale.

Benché sia fondamentale che, sia l’FGF2 che il fattore neurotrofico della linea gliale (GDNF) siano indispensabili per la sopravvivenza e la produzione di sperma, lo studio ha dimostrato che l’FGF2 svolge una funzione diversa dal GDNF nei testicoli dei topi. Questi risultati porteranno a regolare la produzione di cellule staminali del sistema riproduttivo maschile per curare l’infertilità.

Il dott. Seiji Takashima, professore assistente presso la facoltà delle Scienze dei Tessuti e della Tecnologia di Shinshu in Giappone, ha identificato la funzione del FGF2 utilizzando un sistema basato su microsfere di gelatina biodegradabili che sono in grado di sostenere nel tempo la diffusione del fattore di crescita FGF2 per diversi giorni.

La consecutiva produzione di sperma è garantita dalla proliferazione e dal differenziamento delle cellule staminali della linea germinale. Era già noto il coinvolgimento del fattore GDNF dopo la stimolazione al differenziamento con acido retinoico.

Nel 2015, il dott. Takashima aveva mostrato per la prima volta la funzione del FGF2 ma non si era ancora intuito il suo ruolo nella proliferazione e nel differenziamento.

La funzione del FGF2 attiva un recettore e agisce sul microambiente testicolare, richiesto per facilitare l’azione dell’acido retinoico.

Quindi la concentrazione di GDNF/FGF2 mostra i cambiamenti dinamici dello sviluppo testicolare e della rigenerazione regolando cosi la produzione di sperma a partire dalle cellule staminali.

Questi risultati non serviranno solo alla cura contro l’infertilità ma potrebbero aiutare a salvare le specie in estinzione nella stimolazione dell’attività riproduttiva.

Fonte: Stem Cell Reports