Guida al servizio di conservazione
IL GIORNO DEL PARTO: consegna agli operatori sanitari lo Kit affinché il personale sanitario possa raccogliere il campione cordonale ed un campione di sangue materno (per approfondimenti leggi qui). Entrambi i campioni devono essere spediti al laboratorio di conservazione.
La procedura di prelievo è indolore e priva di rischi sia per la mamma che per il bambino e non prenderà più di 5 minuti di tempo. Per vedere un breve video animato sulla raccolta del sangue cordonale, clicca qui.
A parto avvenuto: contattaci ai numeri indicati nelle istruzioni presenti nello SmartKit, per permetterci di organizzare il ritiro e la spedizione del campione.
DOPO IL PARTO: ti confermiamo l’avvenuta consegna del campione al Laboratorio ed entro circa 7 giorni, a mezzo email o telefono, l’esito del processamento, a fronte del quale puoi procedere con il pagamento.
Entro 30 giorni dal parto riceverai, per posta elettronica, il Certificato di crioconservazione. A fronte di vostra richiesta specifica, riceverete non solo i codici per la reperibilità del campione, la data d’inizio della crioconservazione, il volume di sangue raccolto, ma anche:
- quantità totale cellule leucocitarie;
- quantità specifica delle cellule ematopoietiche CD34+;
- grado di vitalità cellulare;
Questi risultati sono essenziali per l’uso terapeutico del campione soprattutto nelle patologie onco-ematologiche.
Il metodo di analisi e conservazione seguito da FamiCord, in linea con quello delle maggiori banche pubbliche nazionali al mondo, prevede la riduzione del volume del sangue cordonale raccolto (detta anche “purificazione”), pratica ormai consolidata e raccomandata anche dall’ente internazionale per i trapianti (JACIE-FACT) prima di un uso terapeutico nonché dal recente accreditamento AABB.
La riduzione del volume del sangue cordonale è un processo complesso e molto più costoso che conservare il sangue intero che, comunque, andrebbe “purificato” dai globuli rossi prima di un trapianto, causando la distruzione di molte più cellule. Inoltre, il centro trapianti potrebbe non essere d’accordo nel “purificare” l’unità di sangue intero, dopo la crioconservazione, proprio per la preoccupazione di perdere cellule preziose o di rischiare la loro vitalità o non potendo sostenere ulteriori spese.
D’altronde, se ci fosse un vero vantaggio o una reale giustificazione nel conservare il sangue intero, tutte le banche finanziate con fondi pubblici lo avrebbero adottato per ridurre i loro costi!
Per conoscere eventuali promozioni o gli sconti sempre attivi, leggi nella sezione “Approfondimenti” la pagina “Promozioni, sconti, convenzioni“.