Studio clinico con cellule mesenchimali a partire da sangue cordonale per la Paralisi Cerebrale Infantile
Uno studio appena pubblicato su Cell Transplantation da parte dell’Istituto di Neurologia della scuola di Scienze Mediche dell’Università di Xi’an Jiaotong in Cina, ha dimostrato che il trattamento con cellule staminali mesenchimali prelevate alla nascita dal sangue cordonale, ha un effetto rigenerativo sulle funzionalità motorie e sulla capacità cognitiva di 27 bambini affetti da paralisi cerebrale infantile, condizione invalidante fin dalla nascita a causa di disfunzioni motorie croniche e permanenti.
Lo studio ha previsto l’arruolamento di 54 bambini che hanno ricevuto trattamenti riabilitativi standard. L’infusione di cellule staminali mesenchimali è stata ripetuta 4 volte per ogni paziente con una dose fissa di 5×107cellule mesenchimali.
I 27 bambini appartenenti al gruppo di controllo hanno invece ricevuto in cieco 0,9% di soluzione salina oltre al programma riabilitativo standard.
Sono stati utilizzati diversi indici di valutazione da 0 a 24 mesi dopo il trattamento in relazione alla sicurezza e all’efficacia del trattamento stesso. Lo studio è stato condotto in doppio cieco randomizzato e pertanto nessuno sapeva se quel bambino stava ricevendo il trattamento o il placebo.
I parametri di valutazione funzionale sono stati: la misurazione della funzionalità neuromotoria con l’indice GMFM-88, la risonanza magnetica nucleare, l’indice di valutazione cognitiva CFA, i tests di laboratorio, l’elettroencefalogramma e il monitoraggio di eventi avversi.
I cambiamenti proporzionali del GMFM-88 e del CFA nel gruppo trattato con cellule staminali mesenchimali è stato significativamente più alto del gruppo di controllo a distanza di 3,6,12 e 24 mesi dopo l’infusione.
La risonanza magnetica nucleare non ha dato esiti di miglioramento strutturale a livello cerebrale a differenza di quanto osservato negli studi condotti presso la Duke University dal gruppo della dott. Kurtzberg. In quest’ultimo caso le infusioni erano eseguite con tutte le cellule mononucleate presenti nel sangue cordonale e non già con un’unica popolazione cellulare come nello studio qui rappresentato.
In ogni caso questo studio ha dimostrato che le cellule staminali mesenchimali contribuiscono al miglioramento delle condizioni neuromotorie e cognitive sulla base dei parametri di valutazione utilizzati.