World Conference for Advanced Therapies and Regenerative Medicine

A Londra, dal 15 al 17 maggio si è svolto uno dei congressi mondiali di maggiore rilievo sulla Medicina Rigenerativa e le Terapie Avanzate. Nella sessione dedicata al sangue cordonale che è durata tre giorni si sono affermati finalmente interessanti sviluppi clinici in medicina rigenerativa che riguardano tutte le cellule perinatali. Questo è un traguardo che aspettavamo da tempo che implica una diversificazione delle fonti perinatali ma anche l’individuazione di specifiche popolazioni cellulari di grande interesse terapeutico. A aprire il congresso sono stata io con un workshop di un ora sulla natura delle cellule, la loro attività e il loro potenziale terapeutico. Con mia grande sorpresa, trattando temi di “basic science” ho visto la sala affollarsi di scienziati, medici, business man, persone legate all’industria a indicare che esiste un interesse non solo per come le cellule possono essere utili ma per ciò che sono. Insieme abbiamo fatto una simulazione di ciò che alcune popolazioni cellulari possono fare, di come deve essere gestite sotto il profilo regolatorio, delle loro applicazioni su diversi tessuti.

Il futuro quindi riguarderà tutte le cellule perinatali tra cui in primis il tessuto cordonale ricco di cellule mesenchimali che ora hanno già superato studi di fase II e entrano in fasi III.

Le membrane amniotica e corionica cosi come la placenta stanno dimostrando di contenere popolazioni cellulari che completano l’azione delle cellule mesenchimali come le cellule epiteliali della membrana amniotica, oggi in uso per la rigenerazione epatica.

Joanne Kurtzberg ha aggiornato i suoi dati sull’uso neurologico delle infusioni autologhe e allogeniche di staminali da sangue cordonale dimostrando il successo di questi protocolli per la paralisi cerebrale e per l’autismo a un numero di pazienti sempre più elevato.

Interessanti risultati presentati dalla dott.ssa Craig sulla prevenzione del diabete con le cellule staminali.

Molto si è parlato anche dei risultati negli accreditamenti con l’FDA con il gruppo del Cleveland per tradurre i risultati terapeutici in modelli di attività che rendano immediato l’accesso al pubblico grazie a una decodificazione dei passaggi e a uno stretto monitoraggio.

Quindi, la storia del sangue cordonale, partita con un uso meramente ematologico che oggi trova beneficio anche dal trapianto aploidentico, si muove verso la medicina rigenerativa. L’espansione cellulare, la natura delle cellule cordonali cosi come la loro immuno-compatibilità, le rendono uniche e insostituibili. Questo è il futuro!