Sclerosi sistemica e cura con staminali emopoietiche

Le cellule staminali emopoietiche sembrano efficaci anche nella cura della sclerosi sistemica cutanea diffusa, una delle forme della sclerodermia, malattia autoimmune del tessuto connettivo che in Italia affligge 70 mila persone e causa l’ispessimento della  pelle,  colpendo nei casi più gravi  anche  organi interni, quali polmoni, cuore, reni, esofago e tratto gastro-intestinale.

A suggerirlo sono i risultati di uno studio britannico di fase III, condotto su 150 pazienti tra il 2001 e il 2009, presentato all’Eular 2012 (il congresso della Lega europea sulle malattie reumatiche) di Berlino da Jaap van Laar, della Newcastle University.

Rispetto al trattamento convenzionale con ciclofosfamide (un farmaco immunosoppressore, che blocca la risposta del sistema immunitario), il trapianto di cellule staminali emopoietiche ha dato risultati migliori in termini di sopravvivenza.

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