Il "Cordone" fonte di staminali per danni neurologici e neurodegenerativi

Il sangue venoso del cordone ombelicale (UCB) è una fonte preziosa di cellule staminali, impiegate oggi per curare diverse malattie. Oltre alle staminali ematopoietiche, che danno origine alle cellule del sangue, sono infatti presenti altre popolazioni di staminali che, differenziate in 
laboratorio, danno vita a diversi tipi di cellule (cellule epiteliali, endoteliali, epatociti, cellule pancreatiche, osteoblasti, cardiomiociti e cellule nervose) utilizzabili nella cura di altrettante patologie.

Le staminali cordonali potrebbero, quindi, essere una soluzione promettente anche per pazienti che hanno subito danni neurologici (a seguito di un ictus o di traumi al cervello o alla colonna vertebrale) o affetti da malattie neurodegenerative. E su questa strada si sta lavorando.

Tappa fondamentale è la generazione di grandi quantità di staminali e l’induzione della loro differenziazione in cellule nervose specifiche (neuroni e cellule gliali, che nei confronti dei primi hanno una funzione nutritiva e di sostegno ).
In un articolo comparso sulla rivista scientifica Molecular Neurobiology , gli autori, ricercatori della Cornell University di New York, sottolineano come gli studi scientifici abbiano dimostrato che le staminali cordonali (esenti dai problemi etici delle staminali embrionali) siano in grado di differenziarsi in più tipi di cellule nervose, di sopravvivere in modelli animali nelle aree danneggiate da danni ischemici cerebrali o da traumi spinali e di promuovere la sopravvivenza e prevenire la morte cellulare di neuroni e cellule gliali.

 

 

 

 

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