Correte, fa bene anche alle staminali del cervello
Che l’esercizio fisico faccia bene alla salute è risaputo. Ma forse non tutti sanno che in particolare la corsa ha anche effetti sul sistema nervoso, aiutando la formazione di nuove cellule nervose, soprattutto di nuove staminali neuronali. Ritardando così l’invecchiamento del cervello e migliorando la memoria. A rivelarlo è un recente studio tutto italiano pubblicato sulla rivista scientifica Stem Cell, coordinato dai ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) di Roma e presentato durante la Settimana Mondiale del Cervello (dal 10 al 16 marzo 2014) . Secondo il coordinatore dello studio, Stefano Farioli-Vecchioli, questa ricerca stravolge uno dei cardini della neurobiologia, ossia che il declino della neurogenesi nell’età adulta è irreversibile. I risultati, avranno ripercussioni importanti per la prevenzione dell’invecchiamento e la perdita di memoria.
I test sono stati condotti su topi senza un gene, il Btg1, che normalmente funziona da freno alla proliferazione delle cellule staminali. Nei roditori che mancano di Btg1 (e in cui, a differenza di quanto si potrebbe pensare, l’invecchiamento dei neuroni sarebbe più rapido), un esercizio fisico aerobico, come la corsa, è in grado di arrestare il processo di invecchiamento e ristabilire la capacità di proliferare compromessa, stimolando la produzione di nuove cellule staminali nervose nell’ippocampo (quella zona del cervello deputata alla memoria), aumentando così la capacità di ricordare.
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