Più collaborazione tra pubblico e privato per aumentare la conservazione del cordone
Tra il 2006 e il 2009 la crescita del mercato della conservazione del sangue cordonale (ancora relativamente giovane) è stata alta e rapidissima: il tasso annuo di crescita dei prelievi è arrivato all’80 per cento.
Secondo Matteo Caroli, ordinario di Gestione delle imprese dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, intervenuto in un incontro sul tema “La conservazione di cellule staminali cordonali: rilevanza sociale e opportunità di collaborazione pubblico/privato”, si può tuttavia fare di più: a tutt’oggi la percentuale di prelievo del sangue da cordone ombelicale è ancora bassa e sarebbe necessaria una migliore collaborazione tra pubblico e privato.
Secondo Luca Pierelli, direttore del Dipartimento di Medicina Trasfusionale-Laboratorio per le cellule staminali San Camillo Forlanini di Roma, la quantità di cordoni conservati nelle 19 banche pubbliche italiane è ancora molto bassa, in parte a causa dei criteri molto restrittivi di bancabilità: su 100 cordoni (e quindi su 100 prelievi), solo l’8-10% soddisfa i requisiti.
Proprio in quest’ottica sarebbe percorribile la strada di una migliore collaborazione tra pubblico e privato, ma serve anche una maggiore regolamentazione per permettere l’accesso solo agli operatori che garantiscono la massima qualità.
Se nel triennio 2006-2009 è stata registrata una crescita, altrettanto non può dirsi però nell’ultimo triennio, in cui si è avuta, al contrario, una diminuzione anche nel mercato della conservazione privata.
“Ciò è dovuto probabilmente anche all’azione mediatica negativa nei confronti delle banche private, che non ha comportato un “aumento sensibile” delle donazioni, ma ha creato confusione nei genitori, che ricevono purtroppo messaggi contrastanti” – aggiunge Irene Martini, presidente di BioCord e Direttore scientifico di SmartBank- “Quanto alla collaborazione tra pubblico e privato, potrebbe portare a una diminuzione degli “sprechi, come è avvenuto in quei paesi in cui coesistono e operano sistema pubblico e privato (Regno Unito, Germania, Stati Uniti)”.
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