Italia: i trapianti autologhi superano quelli allogenici (da donatore a ricevente)
Lo rivela il rapporto del GITMO (Gruppo Italiano Trapianto Midollo Osseo) sull’utilizzo delle cellule staminali ematopoietiche, pubblicato sul sito del Ministero della Salute e riportato dal QuotidianoSanità.
“Il dato non sorprende a chi è addentro al tema “staminali” e alle sue applicazioni” , afferma la d.ssa Martini, direttore scientifico di SmartBank. Ecco i dati del 2012:
2.925 trapianti autologhi; 1.736 trapianti allogenici; per un totale di 4.661 trapianti di cellule staminali ematopoietiche.
Si è ricorso al trapianto autologo soprattutto in pazienti con mieloma multiplo (1265 casi), linfoma (1160), talassemia (255), leucemia mieloide acuta (146) e altri tipi di leucemia. Con questo tipo di trapianto il recupero della funzione immunitaria è veloce, c’è un minor rischio di infezione e sono rari i casi di rigetto (coincidendo il donatore e il ricevente delle staminali).
Si è ricorso al trapianto allogenico soprattutto per il trattamento della leucemia mieloide acuta (501), la leucemia linfatica acuta (323), MDS/MPS (282) e linfomi (238).
“E’ anche grazie alla maggiore disponibilità di cellule staminali che il numero di trapianti autologhi è così aumentato rispetto a quelli allogenici” – continua la d.ssa Martini – “ma il dato non potrà che aumentare, se si pensa a tutte le nuove terapie cellulari che si prospettano con la medicina rigenerativa! Per questo continuo a battermi per INFORMARE LE MAMME nel fare una scelta consapevole, di documentarsi per far sì che “il proprio cordone” non finisca fra i rifiuti ospedalieri, come ancora accade per circa il 95% dei parti in Italia! Per questo continuo ad organizzare Corsi per genitori, ma non solo, in varie città italiane e dovunque ci sia bisogno di informazioni complete, corrette, senza cercare di orientare la scelta”.
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