Via libera al metodo Stamina, ma solo in laboratori autorizzati

Salvatore Bonavita, 39 anni, è affetto da sindrome di Niemann-Pick, malattia neurodegenerativa che porta alla perdita progressiva dell’uso dei muscoli. Il padre Luigi si è rivolto alla magistratura di Torino e il giudice del lavoro Mauro Mollo ha autorizzato le cure compassionevoli con il metodo Stamina, oggetto di un acceso dibattito giudiziario, ma non nel laboratorio del professor Vannoni, bloccato dall’Aifa. Queste cure sarebbero infatti le uniche efficaci e poco invasive, in quanto evidenti i miglioramenti ottenuti dopo il primo ciclo di terapia.

Nel frattempo, secondo una nota del Ministero della Salute, dopo il provvedimento sul caso Bonavita il Tribunale di Torino ha ordinato agli Spedali Civili di Brescia di individuare un laboratorio di produzione di cellule staminali, autorizzato dall’autorità sanitaria competente, e alla Stamina Foundation di fornire il metodo e il personale competente. Gli Spedali Civili di Brescia hanno confermato che le procedure sono state regolarmente attivate, mentre l’Ospedale Maggiore di Milano, dotato di un laboratorio autorizzato, è disponibile e assicura il massimo livello di qualità e di sicurezza.

La decisione puó rappresentare un’opportunità anche per altre persone malate, a condizione che la produzione di cellule staminali avvenga solo in laboratori autorizzati.

In merito al metodo “Stamina”, puoi anche leggere gli articoli:

“Intervista de Le Iene al fondatore di Stamina Foundation”
“Ancora staminali a Le Iene per il caso della piccola Sofia”

 

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