Curare la cecità con le cellule staminali si può

Restituire la vista a chi l’ha persa potrebbe diventare un intervento di routine grazie all’iniezione di cellule staminali embrionali.

Giorgia Gobbo – Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sulla Terra vivono 45 milioni di ciechi. La prima causa di cecità è la cataratta, seguita dai vizi rifrattivi non corretti, glaucoma, degenerazione maculare legata all’età (Amd), opacità della cornea, distacco della retina e cecità infantile. In Italia l’Istat stima che i ciechi siano più di 360 mila.

Una equipe di ricercatori della Geron Corp, in California, si prepara ad iniettare delle cellule staminali “amorfe” che, iniettate nella parte posteriore dell’occhio, sono in grado di ricostruire le parti danneggiate e restituire la vista a chi l’ha persa:  basteranno solo 45 minuti per tornare a vedere la luce e i colori.
Thomas B. Okarma , presidente della Geron, che dopo anni di attesa ha ricevuto dalla Food and Drug Administration  (Fda) il via libera ad effettuare test su esseri umani, è certo che il processo permetterà alla medicina di fare passi da gigante. “Se avremo ragione – ha commentato – rivoluzioneremo le terapie di molte malattie croniche“.

La tecnica è già stata sperimentata con successo sui ratti e i maiali ed entro due anni, assicurano gli scienziati, inizieranno i test anche sull’uomo.
Sarà un semplice intervento ambulatoriale – spiega Pete Coffey, della Universiy College di Londra – da eseguire nel giro di 45 minuti circa in anestesia locale”. Entro dieci anni, spiegano gli scienziati, l`iniezione di staminali potrebbe diventare banale come un intervento di cataratta.

 

Fonte: Articolotre.com

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