FDA: ok alla prima sperimentazione con staminali cordonali nell'autismo

La FDA, la Food and Drug Administration, l’organismo statunitense di vigilanza dei farmaci, ha approvato il primo studio sull’uso di staminali cordonali nella terapia dell’autismo.

La sperimentazione sarà condotta dai ricercatori dal Sutter Neuroscience Institute , a Sacramento, in California, su 30 bambini tra i 2 e i 7 anni,  affetti da autismo (non causato da malattie genetiche o traumi cerebrali), per valutare l’efficacia di questa terapia nel migliorare linguaggio, comunicazione e comportamento dopo infusione di cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale (dello stesso paziente) e conservate alla nascita.
I piccoli pazienti saranno divisi in due gruppi, uno trattato con  staminali cordonali e l’altro con placebo e dopo alcuni mesi i due gruppi si invertiranno.
Secondo Michael Chez, coordinatore dello studio e  direttore della Neurologia Pediatrica, sarebbe l‘inizio di una nuova era nella ricerca sulle terapie con cellule staminali nelle malattie croniche, come l’autismo, che colpisce circa uno su 110 nuovi nati.

Il fulcro della ricerca, secondo Chez,  è il legame  complesso tra  sistema immunitario e  sistema  nervoso centrale nell’autismo: evidenze scientifiche  suggeriscono infatti il ruolo di fattori immunologici, suggerendo l’esistenza in alcuni ragazzi autistici di una disfunzione del sistema immunitario, coinvolta nell’alterazione dello sviluppo del sistema nervoso.

Le staminali cordonali potrebbero rappresentare quindi una strada per promuovere il sistema immunitario, perchè in grado di modularlo, migliorando di conseguenza i disturbi della malattia e la funzione cerebrale.

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