La Fondazione Altran premia la ricerca sulle cellule staminali
Nella giornata di ieri, presso le aule della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno, è stato presentato il premio “Fondazione Altran per l’innovazione”.
Questo organo internazionale, presente in Italia dal 1996, propone di individuare e premiare un progetto tecnologico innovativo che possa contribuire a: comprendere e approfondire i meccanismi di crescita delle cellule staminali per la riparazione di organi e tessuti danneggiati; realizzare organi e tessuti artificiali; creare nuovi protocolli terapeutici basati su cellule staminali e la conseguentemente progettare dei dispositivi innovativi di supporto; approntare nuovi sistemi informativi per il controllo dell’immagazzinamento delle cellule staminali per la gestione dei dati derivati.
L’obiettivo di Altran è, quindi, quello di incentivare l’innovazione tecnologica al servizio dell’interesse comune. Per questo scopo è stato deciso di organizzare un concorso scientifico che annualmente premia il progetto più innovativo.
Ogni partecipante sarà affiancato durante la sua attività da un coach qualificato ed esperto, che lo seguirà passo dopo passo nella realizzazione del progetto.
Il premio per il vincitore sarà un supporto di sei mesi, finanziato e impostato in base alle esigenze del vincitore stesso, e che consenta di accelerare lo sviluppo e la realizzazione concreta del progetto.
La giuria è formata da esperti del tutto esterni alla Fondazione, selezionati in base alla loro competenze con il tema. Il premio è stato presentato in concomitanza con l’assegnazione del Nobel per la Medicina 2012, conferito al giapponese Shinya Yamanaka.
Al ricercatore giapponese è stato conferito il premio precisamente per aver scoperto che le cellule adulte e specializzate possono essere riprogrammate per trasformarsi in immature e pluripotenti, capaci quindi di trasformarsi per sviluppare qualunque tessuto del corpo umano.
Una scoperta, questa, che rivoluziona le teorie esistenti sulla specializzazione cellulare.
Adesso sappiamo che le cellule adulte possono essere riprogrammate senza dover essere confinate per sempre a specializzazione raggiunta; questo porterà enormi benefici allo studio e allo sviluppo di nuovi metodi diagnostici e terapeutici di moltissime patologie.
Fonte: Controcampus.it
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