Meeting al Gaslini di Genova sulle "Nuove frontiere nelle terapie cellulari e molecolari"
Dal 18 al 20 aprile l’Istituto Gaslini di Genova organizza al Cisef Gaslini di Genova Quarto un meeting internazionale: “Nuove frontiere nelle terapie cellulari e molecolari”, che farà il punto sulle terapie cellulari, sulle potenzialità terapeutiche delle cellule staminali e sulle nuove terapie molecolari; i tre approcci rappresentano alcune tra le più importanti colonne su cui si baserà la medicina di oggi e di domani.
Il convegno, organizzato da Lorenzo Moretta, direttore scientifico dell’Istituto Gaslini, con la collaborazione di Francesco Frassoni, direttore del Centro cellule staminali e terapie cellulari del Gaslini e di Franco Locatelli del Bambin Gesù di Roma, mira a fare il punto sull’avanzamento delle conoscenze e delle terapie, e anche a sollecitare le Istituzioni indicando sia la via da seguire per lo sviluppo e l’innovazione, sia la direzione in cui convogliare gli investimenti.
Il Gaslini dal 2012 ha aperto una nuova struttura per lo studio delle cellule staminali e per l’allestimento delle terapie cellulari proprio nella prospettiva che il convegno andrà a trattare.
Il convegno vuole fare il punto sull’efficacia di queste sperimentazioni e, ancora una volta, rappresenta uno stimolo all’approfondimento di questi studi in un Istituto scientifico pediatrico come il Gaslini.
«Si tratta di un convegno sulla medicina di frontiera in cui il Gaslini vuole essere protagonista, auspichiamo che il servizio sanitario regionale voglia sostenerlo con fattiva convinzione», dice Moretta.
Il premio Nobel per la Medicina 2012 è stato assegnato a due scienziati John Gurdon (Oxford e Cambridge) e Shinya Yamanaka (Kyoto) che hanno iniziato e, rispettivamente, portato a termine una rivoluzione che contiene un ripensamento a 360 gradi dei fondamentali concetti di biologia cellulare e apre le porte, secondo gli esperti, a formidabili potenzialità terapeutiche.
La lettura inaugurale sarà tenuta da Irv Weissman, scopritore delle cellule staminali emopoietiche uno dei massimi esperti mondiali di cellule staminali normali e di quelle del cancro. Riconoscere e colpire queste ultime è l’obiettivo principale delle moderne terapie anti-tumorali perché vuol dire sradicare e distruggere le cellule che danno origine e alimentano il tumore.
Altri relatori George Daley direttore dell’Harvard Stem Cell Institute di Boston e Juan Carlos Belmonte-Ispizua del Salk Institue di La Jolla, che illustreranno le potenzialità terapeutiche di queste cellule.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!