Sclerosi multipla e staminali mesenchimali: cura più vicina grazie a studio italiano
Grazie ad un importante studio italiano, la speranza di curare la sclerosi multipla con le cellule staminali mesenchimali diventa sempre più concreta.
A Baveno (Verbano-Cusio-Ossola), dove si è svolto un seminario sulla malattia promosso da Genzyme (gruppo Sanofi), la ricerca è stata ricordata da Giancarlo Comi del Dipartimento neurologico e Istituto di neurologia sperimentale dell’Irccs San Raffaele di Milano: “Abbiamo svolto un lavoro importante di confronto sulla sclerosi multipla – spiega lo specialista – discutendo sui metodi e sulle applicazioni delle tecniche e delle terapie. In particolare, si è approfondito il discorso della sperimentazione di cellule staminali per curare la sclerosi multipla. In Italia se ne sta occupando con grandi risultati un gruppo di medici coordinati da Antonio Uccelli“, Centro per la ricerca e la cura della sclerosi multipla e malattie demielinizzanti dell’università di Genova, iniziato nel 2011 come da nostra news.
La sperimentazione, precisa Uccelli, è portata avanti a livello mondiale e nel nostro Paese coinvolge al momento 29 pazienti italiani e i medici sperano dia risultati positivi entro due anni.
Lo scienziato aggiunge: “Le staminali vengono impiegate in una fase iniziale della malattia e consentono alle cellule neurologiche di rafforzarsi. Gli studi condotti dal nostro gruppo vogliono dare una risposta importante a questa malattia“.
Comi sottolinea inoltre l’importanza di migliorare l’accesso ai trattamenti in quanto sono già realtà dei farmaci innovativi: “E’ spiacevole che l’accesso ai malati vari da regione a regione; tutti devono essere curati allo stesso modo e non devono esserci differenze significative a livello locale.