SmartBank, una storia di solidarietà
Quella di Renato Franchi è una storia di speranza e di solidarietà ed è la prova di come l’incontro con le persone giuste possa a volte cambiare la vita.
Affetto da cataratta congenita, il signor Franchi fu operato la prima volta a 5 anni e poi a 9, ma il secondo intervento, eseguito negli anni ‘50, determinò un grave danno alla retina. Da allora la vita del signor Franchi è stata un susseguirsi di interventi e ricoveri per gravi problemi oculari:dal distacco della retina nel 2000, al deterioramento della cornea, che ha richiesto un primo trapianto nel 2004, fino alla perdita totale della vista all’occhio destro per complicanze.
L’eventualità nel 2009 di un secondo trapianto in un noto ospedale romano fu sconsigliato dai medici per la presunta mancanza di cellule staminali nel “limbus” (la zona di confine tra cornea e congiuntiva), che danno origine alle cellule dell’epitelio corneale e la cui presenza è indispensabile per la buona riuscita dell’intervento.
Il signor Franchi rifiutò la proposta da parte dei chirurghi di ricevere cellule staminali dall’occhio di suo fratello, l’unico a essere compatibile per il trapianto.
Poi nel 2010 la fortuna volge a suo favore. Per caso il signor Franchi scopre Smartbank e si mette in contatto con la Dottoressa Irene Martini. Non ha bisogno di conservare il sangue cordonale per uso autologo, come tanti genitori, ma solo di aiuto, sostegno e consigli.
Grazie alla dottoressa Martini si mette in contatto prima con l’Istituto di medicina rigenerativa di Modena, poi con l’Università Campus Bio-Medico di Roma, dove il dottor Alessandro Lambiase si dimostra ottimista riguardo alla possibilità di intervenire, e infine con il Centro Malattie della Cornea dell’Ospedale San Raffaele di Milano, dove il dottor Paolo Rama esegue un trapianto di cornea sfruttando le cellule staminali residue.
L’intervento riesce perfettamente e ora, a distanza di quasi un anno, il signor Franchi, che ha ora 58 anni, ha recuperato la vista, ha ripreso il suo lavoro e una vita normale.
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